Cerchiamo una nuova risorsa da inserire nel nostro team!

Sguardi Urbani è alla ricerca di un/a sociologo/a, geografo/a, urbanista con competenze di ricerca sociale e/o urbana e di facilitazione di gruppi da inserire nel proprio team.

Premessa

Sguardi Urbani è un’associazione nata nel 2014 e animata da un gruppo di studiosi e professionisti impegnati nella progettazione e realizzazione di interventi di sviluppo sostenibile nella città di Palermo. Le nostre attività variano dalla ricerca sociale e territoriale, alla progettazione e cura di processi partecipativi, all’implementazione di interventi di rigenerazione urbana a base culturale, alla conduzione di attività di educazione alla cittadinanza con bambini e adolescenti. Tutte le nostre iniziative nascono da uno studio attento dei contesti di intervento e dei loro bisogni. La cura delle relazioni con partner e beneficiari costituiscono uno dei valore cardine del nostro lavoro. Nel tempo siamo cresciuti a piccoli passi ponendo attenzione ai processi avviati e all’impatto delle nostre azioni. Le nostre attività crescono di anno in anno. Per quest’anno abbiamo già in cantiere nuovi progetti che riguarderanno l’ambito del placemaking, in ambito locale e europeo e pertanto abbiamo bisogno di nuove energie!

Chi cerchiamo

Cerchiamo una risorsa junior in grado di supportarci nelle attività di ricerca e intervento legate all’ambito del placemaking e della cittadinanza attiva e realizzate a Palermo. In particolare nell’immediato si richiederà una collaborazione nella realizzazione di laboratori di educazione alla cittadinanza con adolescenti e nelle attività di ricerca e azione sul tema della qualità dello spazio pubblico sviluppate all’interno del progetto Erasmus plus KA2 “Placemaking for inclusion” (PM4I).

Compiti e responsabilità

  • Supporto alla preparazione sia logistica che nei contenuti di laboratori di cittadinanza attiva per adolescenti volti alla conoscenza/esplorazione/intervento su un territorio o conoscenza/esplorazione/intervento su un tema di politica pubblica;
  • Supporto nella conduzione dei suddetti laboratori;
  • Elaborare e testare strumenti di raccolta dati (questionari d’indagine, interviste, ecc.);
  • Svolgere attività di raccolta dati da remoto o sul terreno, applicando metodologie quantitative, qualitative e partecipative;
  • Redigere prodotti di reportistica, curandone gli aspetti sia contenutistici sia stilistici;

Competenze richieste

Titoli ed esperienza pregressa:

  • Laurea specialistica o dottorato di ricerca in ambiti attinenti la posizione proposta (Sociologia, Geografia, Pianificazione Urbana e simili)

costituiscono titolo preferenziale:

  • Da 1 a 3 anni di esperienza nella conduzione di laboratori partecipativi con giovani e/o adulti, gestione di attività di raccolta dati sul campo; analisi dati per progetti di ricerca in ambito socio-territoriale;
  • Esperienza nella redazione di rapporti, articoli scientifici o altro materiale di divulgazione;

Competenze specifiche:

  • Buona conoscenza di tecniche e metodi di progettazione partecipata e stakeholder engagement;
  • Buona conoscenza di tecniche e metodi di ricerca qualitativa e/o ricerca in ambito urbano;
  • Ottima conoscenza di Italiano e Inglese, parlato e scritto (livello C1-C2);

Competenze generali:

  • Interesse nei temi e nella mission di Sguardi Urbani;
  • Spiccata sensibilità culturale e rispetto delle differenze di genere, religione e cultura;
  • Comprovata capacità di adattamento in contesti culturali differenti;
  • Comprovata capacità di scrittura e di redazione report;
  • Ottima capacità di comunicazione orale;
  • Ottime capacità di lavorare in team;
  • Precisione e attenzione al dettaglio;

Modalità di collaborazione

La collaborazione sarà inquadrata attraverso un incarico occasionale con un impegno di 1/2 giornate lavorative a settimana per i mesi da febbraio a maggio. Compatibilmente con le disposizioni normative anti-Covid 19 la modalità di lavoro sarà in presenza nella sede di lavoro dell’associazione a Palermo o presso le sedi deputate allo svolgimento delle attività.

Se la collaborazione va a buon fine ci piacerebbe integrare stabilmente la nuova risorsa nel nostro team per future progettazioni e interventi.

Per candidarsi

Per candidarsi chiediamo di inviare il proprio CV corredato da una breve lettera di presentazione a urbanisguardi@gmail.com

Come è stato vissuto il lockdown dagli adolescenti?

Durante il periodo del lockdown, il gruppo di giovani del progetto U-topia, nell’impossibilità di portare avanti le attività di ricerca sul campo previste dal progetto, ha deciso di continuare a indagare lo stato di salute dei propri coetanei attraverso un questionario on-line. Il questionario è stato progettato e diffuso dai ragazzi stessi tra marzo ed aprile ed è stato compilato da un totale di 409 giovani.

Le risposte raccolte permettono di delineare un quadro che non solo è utile per comprendere come il periodo di lockdown è stato vissuto da questa fetta di popolazione nella città di Palermo, ma anche per fare delle considerazioni di più ampia portata sulla condizione giovanile in generale.

L’insieme dei grafici emersi dal questionario sono visionabili cliccando qui. Per chi avesse voglia di essere guidato nella loro interpretazione, segnaliamo alcune tra i risultati più interessanti:

1) L’importanza dei legami amicali sia nella quotidinità che nelle strategie di resilenza messe in campo dai giovani in situazioni di emergenza come quella vissuta.

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Il grafico mostra che tra le categorie di persone (famiglia, amici, insegnanti, altri) in cui i giovani hanno trovato maggiore supporto, gli amici costituiscono la principale. Del resto anche le risposte date ad altre domande del questionario (modalità di impiego del proprio tempo, cose di cui hanno sentito la mancanza, desiderio post-lockdown) testimoniano la sofferenza vissuta nel sostenere la lontanza fisica dai coetanei.

Anche nella domanda relativa a cosa manca di più rispetto l’andare a scuola, la possibilità di relazione in presenza coi compagni è risltato essere il disagio maggiore vissuto.

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2) La didattica online è stata vissuta come un palliativo all’impossibilità di andare a scuola, con numerose ricadute negative sul processo di apprendimento dei ragazzi.

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I maggiori vantaggi della didattica a distanza sono visti infatti nella possibilità di studiare nonostante la quarantena e nel tenersi impegnati visto il momento di emergenza.

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Le difficoltà riscontrate testimoniano complessivamente una maggiore difficoltà nel processo di apprendimento.

3) La maggior parte dei rispondenti ha inoltre espresso il desiderio di essere maggiormente d’aiuto durante il periodo della quarantena, a fronte di un 16% soddisfatto del supporto già fornito da altri.

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Tali risposte lasciano quindi intendere un desiderio di rendersi utili per persone vicine o per categorie svantaggiate che però non ha trovato realizzazione a causa della mancanza di strumenti, modalità, contesti attraverso i quali potersi attivare, relegandoli dunque a soggetti passivi della situazione vissuta.

#Riconnessioni: call per Laboratorio gratuito di auto-costruzione urbana al Cep dal 9 al 14 Marzo

Cerchiamo persone che possano aiutarci ad immaginare uno spazio di condivisione per il quartiere Cep e che vogliano apprendere semplici metodi di progettazione e di costruzione: studenti di architettura e dell’Accademia, designer, architetti, artigiani, attivisti, operatori sociali.

Dal 9 al 14 Marzo all’interno delle attività del progetto Riconnessioni inizia un workhsop gratuito di autocostruzione urbana curato da Marginal Studio. Durante gli incontri verranno realizzate sedute, fioriere e ombreggianti per arredare e attrezzare uno spazio attiguo al campo da bocce che si trova in Via Paladini, nel quartiere CEP.

La settimana di lavoro sarà un esperimento di progettazione partecipata in uno spazio pubblico per attivare un intervento “dal basso” condiviso con chi abita, con chi vive il quartiere.

È possibile partecipare a tutto il percorso o anche ai singoli moduli.

Per saperne di più consultate il programma cliccando qui.

Per iscrizioni: urbanisguardi@gmail.com

Per info sul progetto: https://www.facebook.com/riconnessionicep/

“Riconnessioni: percorsi di riattivazione della memoria urbana per riportare la periferia al centro” è un’iniziativa ideata da Sguardi Urbani con la supervisione scientifica di Tristan Boniver (Collettivo Rotor) e la collaborazione di Marginal Studio, dell’Associazione San Giovanni Apostolo, dell’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino e del Comitato Educativo per la Promozione del Territorio della VI Circoscrizione.

Sperimentare attraverso l’arte nuove forme di collaborazione sul territorio: da settembre due nuovi progetti al C.E.P

Come nascono le buone collaborazioni? Innanzitutto dando voce alle istanze che provengono dai territori. È così che siamo arrivati nel quartiere C.E.P./ San Giovanni Apostolo. A febbraio scorso un’insegnante della scuola Giuliana Saladino ci contattava per chiederci di realizzare dei laboratori di street art a scuola pur avendo budget zero per realizzarli. Il suo desiderio ha finito per contagiare altri insegnanti e il preside stesso, fino ad arrivare alla direzione del vicino centro commerciale col quale sono nati interessanti dialoghi sulla possibilità di sviluppare degli interventi artistici nel quartiere. Questi confronti si sono poi arricchiti ulteriormente grazie alla conoscenza della presidente dell’associazione San Giovanni Apostolo che da anni propone attività per giovani e adulti del quartiere. Abbiamo così scoperto la presenza di un’area piuttosto problematica, per quanto ricca di potenziale, compresa tra via Paladini e via Calandrucci, all’interno della quale si trova un ex campo da calcio, en ex campo da bocce e il giardino comunale dedicato a Peppino Impastato. Nascono da queste premesse i due progetti di cui siamo risultati vincitori e che cominceranno da settembre “Riconnessioni: percorsi di riattivazione della memoria urbana per riportare la periferia al centro” presentato nell’ambito del bando “Creative living lab” promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Mibac e ‘Risveglia la città: percorsi di arte urbana tra la scuola e il quartiere C.E.P’ finanziato da Siae all’interno del programma “Per chi crea” nella linea ‘Formazione e promozione culturale nelle scuole’. 

Entrambi i progetti rappresentano una scommessa di intervento all’interno di un’area della città spesso poco conosciuta e raccontata. Il nostro obiettivo è quello di continuare con entusiasmo il lavoro sul territorio attraverso gli strumenti della ricerca, dell’azione e dell’intervento ma sopratutto lavorando in rete con professionisti, istituzioni e realtà associative del territorio. 

Il progetto “Riconnessioni: percorsi di riattivazione della memoria urbana per riportare la periferia al centro” mira alla rifunzionalizzazione e riattivazione di un’area situata nel quartiere C.E.P. attraverso un ciclo di workshop artistici e di autocostruzione con lo scopo di coinvolgere le diverse fasce di popolazione del quartiere.

Il tema che guiderà l’intero processo sarà quello della riconnessione (fisica e simbolica) del quartiere C.E.P. col centro città a partire dalla riscoperta e valorizzazione artistica della memoria e identità dell’area. 

Partner del progetto sono: Marginal Studio dell’Associazione San Giovanni Apostolo Onlus e l’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino

Il progetto “Risveglia la città: percorsi di arte urbana tra la scuola e il quartiere C.E.P.” prevede lo svolgimento di 3 laboratori di arte urbana e iniziative di promozione culturale legate all’arte urbana (passeggiate, visite, incontri con artisti) rivolti agli alunni dell’I.C.S. Giuliana Saladino. Ogni laboratorio riguarderà pratiche diverse di arte urbana (street art, poster e stencil art, fumetto legato alla street art), e sarà condotto da un artista di fama internazionale e da altri esperti.

Il capofila di quest’iniziativa è l’I.C.S. Giuliana Saladino e partner oltre a Sguardi Urbani sono anche l’Accademia delle belle arti di Palermo e il Centro commerciale la Torre.

Tutti pronti per Manifesta 12?

E finalmente siamo alla vigilia di Manifesta 12, la biennale d’arte nomade, che da diversi mesi ormai tiene buona parte dei professionisti, artisti e operatori del settore culturale e turistico in grande fermento presi da una ventata di ottimismo e curiosi di capire quello che avverrà in città nei prossimi mesi.

La navicella spaziale di Manifesta, scesa direttamente dall’Olanda, da settimane si è installata al teatro Garibaldi trasformando piazza Magione nel suo quartier generale da cui irradierà per i prossimi cinque mesi le proprie attività. I giornali ne parlano di continuo, annunciano il sold out in alberghi e b&b. Ed effettivamente girando per strada è evidente l’aumento di presenze straniere in città, le politiche di rilancio turistico e culturale messe in campo dal sindaco sembra stiano dando i loro effetti. Non solo lungo gli assi principali del centro storico, sempre più gremiti di bancarelle e di turisti (secondo uno stile che a dire il vero talvolta ricorda forse più le sagre di paese che la grande città europea), ma anche le viuzze dei quartieri interni si popolano sempre più di gruppetti con audioguide arancioni, coppie felicemente perse tra vicoli, piazze e mercato, singoli viaggiatori immersi nel loro viaggio personale nel viaggio reale. I loro occhi luccicano e si riempiono mentre poco più avanti il mercataro di una delle bancarelle del Capo sgrida la moglie per non avere sorvegliato a dovere la frutta e verdura esposta: “Ma non lo vedi che il mercato cambia ogni giorno?”.

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ph. Mauro Filippi – Piazza Garraffello 

E nel frattempo aumenta la curiosità di amici e colleghi che in Italia e all’estero chiedono notizie e prenotano un biglietto per riuscire a passare almeno qualche giorno in questa città che grazie Manifesta e al titolo di Capitale italiana della cultura sembra aprirsi definitivamente a nuove traiettorie di cambiamento. Che impatto avrà tutto questo fermento sulla città? Se arte e cultura sono motori di rigenerazione urbana, così come largamente affermato nella letteratura internazionale ma anche nella retorica ufficiale, in che modo si attiveranno nuovi circoli virtuosi di sviluppo?

Noi di Sguardi Urbani siamo curiosi di scoprilo e desiderosi di raccontarvelo. Seguiteci nelle prossime settimane!

Le mille e una Palermo: vieni a scoprire l’anima arabo-normanna di Palermo attraverso i cinque sensi!

Ebbene ci siamo. Abbiamo il piacere di annunciarvi che il 19 maggio prende il via Le Mille e una Palermo, sei week-end di iniziative culturali e un’applicazione web da scaricare che vi permetterà di scoprire il patrimonio arabo-normanno della città in modi non convenzionali, così come l’ormai da tradizione per noi di Sguardi Urbani.

Sei week-end di iniziative culturali gratuite dal 19 maggio al primo luglio: dalle passeggiate sonore, ai percorsi gastronomici, al tour alla scoperta degli artigiani di Monreale o dei giardini della tradizione islamica, senza dimenticare le passeggiate in bicicletta, senza dimenticare i tour-gioco per bimbi con famiglie accompagnati dalle bellissime miniguide di Nina Melan (99POM).

Ci sono anche le cooking session organizzate presso la pastry accademy di Giovanni Cappello per imparare a preparare la cassata siciliana e la frutta martorana, i concerti nei giardini di San Giovanni degli Eremiti col Duo-Saimé e del Palazzo della Zisa con un’istallazione sonora a cura di Vacuamoenia ed Emiliano Battistini.

L’applicazione web sarà invece scaricabile gratuitamente a partire dal 19 maggio da gli store Apple e Android permettendovi di ampliare la vostra esperienza del patrimonio arabo-normanno della città con contenuti multimediali e chicche di diverso tipo.

Per realizzare la manifestazione abbiamo avuto il piacere di collaborare con amici e professionisti di elevata competenza: Vacua moenia ed Emiliano Battistini per la parte legata all’ascolto, Chiara Utro per la ricerca sugli artigiani di Monreale, Silvia Messina per la ricostruzione della tradizione legata al giardino islamico, Davide Puca per la progettazione del tour sui mercati e sul cibo di strada, Nina Melan di 99POM per la miniguida illustrata, Tundesign per la progettazione grafica, Coffice per lo sviluppo dell’applicazione web e ancora le bravissime guide Salvo Equizzi, Rachele Fiorelli, Elisabetta Zora, Valentina Molozzu.

Insomma non vi resta che leggere il programma e scegliere se ascoltare, gustare, toccare, annusare vedere, andare in bici o portare i vostri bimbi per scoprire l’anima arabo-normanna della città!

Le iscrizioni alle passeggiate e alle cooking session sono ufficialmente aperte. Potete iscriverci scrivendo a urbanisguardi@gmail.com o chiamando il 3381522213.

Vi aspettiamo!

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Note di lettura

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Inauguriamo oggi la nuova sezione del blog di Sguardi Urbani: Letture sulla città. In questa sezione del blog sarà possibile trovare delle analisi o delle semplici impressioni su opere letterarie che ci hanno colpito e nelle quali abbiamo trovato un nesso più o meno forte con i nostri ambiti di ricerca. La voglia di creare questo spazio di riflessione e spunti era già forte dentro di noi, ed una buona occasione per inaugurarlo è la scia dei nostri  lavori di ricerca svolti nell’ambito del Programma di ricerca “Idea – Azione” (promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo  e  finanziato dalla Tokyo Foundation Young Leaders Fellowship Fund (Sylff)). Vogliamo quindi iniziare da quattro recensioni di opere mirate all’approfondimento delle nostre due diverse indagini: una dedicata alle trasformazioni urbane del centro storico di Palermo, con particolare riferimento alla zona della Kalsa, e una all’analisi dei  processi di innovazione sociale in quartieri periferici…

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La procreazione del bosco. Passeggiata per cercatori di alberi

Sabato 24 settembre Sguardi Urbani vi propone un pomeriggio alla scoperta di alberi e giardini palermitani in compagnia dello scrittore Tiziano Fratus!

Si comincia alle 16.00 con “La procreazione del bosco. Passeggiata per cercatori di alberi e apprendisti dendrosofi” una passeggiata di due ore alla scoperta delle meraviglie del Giardino Inglese e di Villa Trabia guidata da Tiziano Fratus. L’appuntamento è all’ingresso principale del Giardino Inglese ( via Libertà).

Si prosegue alle 19.00 con la presentazione dell’ultimo libro di Fratus L’Italia è un Giardino. Passeggiate tra natura selvaggia e geometrie neoclassiche” presso il Bed and Book di via Collegio Del Giusino 15 (di fronte l’ingresso laterale della biblioteca regionale). Il libro attraversa l’Italia proponendo itinerari verdi originali e stupefacenti. La chiacchierata sarà moderata da Angela Solaro di Sguardi Urbani e dalla paesaggista Francesca Lotta. Sarà inoltre possibile acquistare il libro grazie all’angolo bookshop curato da Modusvivendi Libreria.
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La partecipazione alla passeggiata prevede un contibuto di 10 euro (passeggiata più aperitivo presso il Bed&Book). Visto il numero massimo di 30 partecipanti è necessario prenotare via e-mail: urbanisguardi@gmail.com
Per chi vorrà durate la presentazione sarà disponibile un aperitivo con contributo di 3 euro.

Chi è Tiziano Fratus?
Tiziano Fratus ha coniato il concetto di Homo Radix, la pratica dell’Alberografia e la disciplina della Dendrosofia. Pratica quotidianamente meditazione in natura e cura la rubrica “Il cercatore di alberi” per il quotidiano «La Stampa». Fra i suoi libri si ricordano Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli, 2013), la Trilogia delle bocche monumentali (Laterza – L’Italia è un giardino, Il libro delle foreste scolpite, L’Italia è un bosco), il romanzo Ogni albero è un poeta (Mondadori, 2015), Il sussurro degli alberi (Ediciclo, 2013), le raccolte di poesia Un quaderno di radici (Feltrinelli, 2015) e Musica per le foreste (Mondadori, 2015). Per la sua scrittura ha ricevuto nel 2012 a Pistoia il Premio speciale Ceppo Natura e nel 2015 a Torino il Premio Ghianda del Festival Cinemambiente. Guida passeggiate per cercatori di alberi secolari in orti botanici, riserve e parchi. Vive in Piemonte in un villaggio ai piedi delle Alpi, laddove finisce la pianura e iniziano le montagne. In autunno esce il nuovo libro: Il sole che nessuno vede. Meditare in natura e ricostruire il mondo (Ediciclo). Sito:www.homoradix.com

Sguardi Urbani aderisce al Laboratorio Cittadino “Palermo Educativa”

La nostra associazione aderisce al  Protocollo d’Intesa col Comune di Palermo Area della Scuola e Realtà dell’Infanzia  nell’ambito del Laboratorio Cittadino “Palermo Educativa” per elaborare e promuovere percorsi innovativi, monitorare lo sviluppo del progetto e per la costruzione di un’apposita “Banca Dati” per la mappatura dell’esistente nel territorio della città, con particolare attenzione alla fattibilità dei progetti e delle iniziative attuate.Il progetto, che vuole definire questa idea di cambiamento, rappresenta l’esito di un dibattito democratico e di comunità tra la governance costituita dal Comitato scientifico ed il mondo profit e non profit, le istituzioni, i privati cittadini.

La nostra associazione coerentemente alle attività e mission proposte siede al tavolo tematico Arte, Cultura e Turismo durante il quale nel corso degli ultimi mesi durante riunioni e incontri si sono condivise priorità e stimoli per la preparazione del Festival della Città Educativa  rivolto a bambini e a adolescenti delle scuole coinvolte nel progetto.

Grazie all’adesione a questo Protocollo, Sguardi Urbani partecipa al Festival della Città Educativa e al tempo d’estate con un’attività  prevista il 4 luglio rivolta a bambini tra gli 8 e i 10 anni e che prevederà una caccia al tesoro  in centro storico sui principali monumenti e attrazioni abbinata ad un’esperienza di esplorazione urbana.

 

Per più informazioni: http://www.palermoeducativa.it/

Antichi mestieri con lo sguardo al futuro

Lo scorso sabato Sguardi Urbani ha proposto una passeggiata per il centro storico della città alla scoperta dei tanti artigiani che, in botteghe storiche o in nuovi laboratori, fanno rivivere un patrimonio di saperi e maestrie  che  da sempre rendono Palermo una fucina di idee trasformate in buone pratiche. E’ già da un anno che, tra i nostri temi e interessi, poniamo attenzione  agli antichi mestieri, ed in generale al patrimonio immateriale locale, alimentato vivacemente dalla sapienza e maestria dei lavori manuali.  Le nostre  riflessioni  su  questo argomento si muovono dal lavoro appassionato di Silvia Messina e Chiara Utro, due amiche di Sguardi, nonché guide turistiche poste a conduzione dei nostri tour in bicicletta, che cercano di costruire itinerari di conoscenza, tra cui questo,  sempre nuovi ed originali da presentare ai cittadini e ai viaggiatori curiosi e attenti. Proprio dalla condivisione di intenti e interessi nasce la nostra voglia  di promuovere il loro tour e di collaborare per arricchirlo.

Ci sembra importante condividere alcune riflessioni, scaturite dai diversi appuntamenti di questo tour  proposti ai cittadini, ed in primo luogo concentrate sulla ricchezza di narrazioni individuali e di imprese collettive che stanno dietro ogni bottega artigiana. Conoscere il saper fare ha sempre coinciso con il conoscere la biografia di chi in quel progetto ha creduto tra mille difficoltà passate ed attuali e che rendono ancora più straordinaria la resistenza degli artigiani alle logiche commerciali di larga scala. L’unicità e l’esclusività a portata di tutti rappresentano  il valore unico e aggiunto al prodotto artigiano che fa di chi lo possiede il detentore di un piccolo grande tesoro.

E’ secondo noi  sulle storie individuali e sulle volontà di perseguire queste attività malgrado le difficoltà oggettive, che diventa importante concentrarsi, individuando possibili soluzioni o azioni che diano sostegno e difesa a questi avamposti e frontiere di unicità che rendono il centro storico di Palermo un luogo un po’ speciale, con lo sguardo rivolto al passato ma al contempo proteso al futuro. Come salvaguardare tutto questo e  come trasformarlo senza minarne l’autenticità sono interrogativi che ci poniamo e su cui avremmo voglia di confrontarci con  chi, come noi, ha voglia di ragionare sui modi per aumentare il grado di attrattività di questa città  (di investimenti, interessi, strategie di sviluppo di lungo periodo).  Senza  però metterne a repentaglio l’identità autentica, piuttosto considerandola un bagaglio prezioso attorno a cui  costruire gli orientamenti  di domani,  partendo però già da oggi.